Crostata meringata al limone di Maurizio Santin
Buon di a tutti, vediamo cosa frolla nella testa di Madame oggi..
Curiosa come sempre e pronta a sperimentare nuove ricette e oggi è il turno della “frolla del Santin”
Tra le preferite in assoluto, dovete assolutamente provarla 😉
Per la frolla:
250g di farina 00
125g di burro
70g di zucchero a velo
45g di tuorlo
33g di uova
qb di buccia di limone grattugiata
Per la crema al limone:
3 uova
125g di burro
250g di zucchero semolato
2 limoni grandi bio (ho spremuto 80ml di succo)
10g di gelatina in fogli
Per la meringa:
100g di albume
200g di zucchero semolato
80gml d’acqua
PROCEDIMENTO:
Prepariamo la frolla anche il giorno prima,versiamo la farina in una ciotola con lo zucchero a velo,il burro tagliato a tocchetti e iniziamo a sfregare con i polpastrelli fino ad ottenere un composto sabbioso.Uniamo la scorza grattuggiata del limone,le uova,i tuorli e impastiamo velocemente fino ad ottenere una palla liscia e omogenea.Copriamo con la pellicola e mettiamo in frigo almeno per un ora.
Riprendiamo la pasta e su un piano infarinato tiriamola fino a 5 mm di spessore,foderiamo uno stampo da 24cm già imburrato e bucherelliamo con una forchetta.
Inforniamo a 170°per 25mn circa fino a doratura,sforniamo e mettiamo da parte.
Prepariamo la crema,mescoliamo con un frullino le uova con lo zucchero per pochi secondi giusto da far sciogliere lo zucchero,uniamo il succo di limone e versiamo il tutto in un pentolino.Aggiungiamo il burro tagliato a tocchetti e portiamo in cottura su fuoco dolce sempre mescolando fino a far addensare la crema,leviamo dal fuoco e uniamo la gelatina già ammollata e strizzata e mescoliamo,versiamo la crema sulla base cotta e facciamo raffreddare bene.
Prepariamo la meringa cotta,versiamo in un pentolino lo zucchero e l’acqua e portiamo a 121°con l’aiuto di un termometro da cucina.
Versiamo gli albumi nella planetaria e iniziamo a montare,versiamo a filo lo sciroppo e montiamo fino ad ottenere un composto chiaro,spumoso ben compatto.
Riempiamo una tasca da pasticcere con la meringa e decoriamo la superficie ormai rassodata e fredda della crostata,prima di servirla fiammeggiare la meringa
Ecco che dire… non so che dire… sono senza parole… Dio benedica Maurizio Santin ..
a presto Madame
non c’è che dire,guardi quella fetta e sembra di averla accanto e ti vien voglia di allungare la mano…domani un altro chilo,come minimo…